Consorzio La Frateria
Riparazione dei danni e miglioramento sismico aggregato edilizio storico danneggiato dagli eventi sismici del 6 aprile 2009.
COMMITTENTE: CONSORZIO LA FRATERIA
DIRETTORE DEI LAVORI: Arch. M. MACCHIAROLO
L’aggregato edilizio in esame ricade nel Centro Storico di San Pio Delle Camere. Esso si sviluppa lungo Via del Protettore, Via del Castello e Via Trieste. L’aggregato, come la prevalenza dei fabbricati presenti nel contesto storico in cui sorge, ha origini prevalenti intorno alla seconda metà dell’ottocento, con successive aggregazioni che hanno portato al corpo di fabbrica attuale. L’edificio presenta una struttura portante in muratura in pietrame disordinato costituita da setti ortogonali tra loro e solai di piano la cui tipologia ed orditura risulta essere di varie tipologie, prevalentemente costituiti da impianti voltati, con volte a botte in pietra ai livelli inferiori ed ai livelli superiori con volte a botte in mattoni; sono presenti anche solai in acciaio e voltine e/o tavelloni. Tutti i solai sono risultati privi di cordoli e/o incatenamenti tali da costituire vincolo di incastro con le murature d’ambito. La copertura originaria era realizzata prevalentemente in legno, con singolo tavolato su orditura lignea secondaria (assente in alcune campate di luce ridotta). Come per i solai di interpiano anche la copertura risultava priva di qualsiasi sistema di collegamento con le murature perimetrali. Il manto di copertura era costituito da coppi in laterizio. L’intervento di miglioramento sismico ha riguardato l’intera compagine strutturale, nello specifico si è provveduto alla chiusura di vuoti esistenti sulle murature portanti, sono stati effettuati estesi interventi di cuci-scuci in modo da bonificare i paramenti murari. Al fine di aumentare le caratteristiche di resistenza delle murature sono state eseguite iniezioni con miscele di calce, sostituiti gli architravi ammalorati o realizzati nei varchi ove questi erano assenti, infine su tutte le murature d’ambito è stato realizzato un rinforzo strutturale attraverso il betoncino armato e la rete in GFRP. Gli orizzontamenti di piano sono stati rinforzati opportunamente e secondo specifiche metodologie d’intervento, a seconda della specifica tecnologia costruttiva. L’originaria copertura in legno è stata sostituita con una copertura lignea in legno lamellare che in alcune zone era sorretta da capriate in acciaio zincato.